Il paintball è uno sport nato negli USA all'inizio degli anni ottanta. Lo scopo del gioco è eliminare l'avversario colpendolo con delle palline di gelatina riempite di vernice vivacemente colorata, sparate mediante appositi fucili ad aria compressa chiamati marker. Data la velocità d'impatto (al massimo 300 piedi al secondo, 328 km/h per le competizioni internazionali), la capsula del proiettile si rompe al contatto con l'obiettivo, rilasciando il contenuto sulla tuta dell'avversario. Contrassegnato una volta da un "paintball", un giocatore è eliminato e per rientrare deve attendere un tempo prestabilito o l'inizio della partita successiva.
Il paintball ha delle analogie con un altro gioco di simulazione bellica, il Softair, che utilizza armi che sparano proiettili di plastica e che imitano quelle reali; i due giochi, comunque, sono molto differenti anche sotto molti altri aspetti (fra cui le strategie di gioco).
Emerso all'inizio degli anni ottanta, il paintball è diventato rapidamente popolare, specialmente negli USA ed ha raccolto una folta schiera di partecipanti in tutto il mondo. Le partite possono svolgersi all'interno di fabbricati o zone appositamente chiuse e delimitate o all'esterno, in molti modi diversi. Non esistono regole specifiche per giocare a paintball, lasciando gli obiettivi, le strategie e le tecniche di gioco all'immaginazione dei giocatori e alle condizioni del terreno. Lo sport usa molti tipi diversi di equipaggiamento e ha sviluppato un proprio lessico per descrivere "mosse" speciali e situazioni.